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Circolo - Lia Mostra d'Ert

Gerald Moroder - "II"

Mostra de scultures

Gerald Moroder - "II"

14.07. – 28.07.2013

Giaurida | Vernissage | Inaugurazione: sa 13.07.2013, 20:30 h

Sala dla Lia Mostra d’Ert a Urtijëi |Ausstellungsraum des Kreises für Kunst und Kultur in St. Ulrich | Sala espositiva del Circolo Artistico e Culturale ad Ortisei

Orar | Öffnungszeiten | Orario Uni di | Täglich | tutti i giorni 10–12 / 17–19 + mi | Mi | me &  vë | Fr | ve 10–12 / 17–19 / 20–22

Moroder fertigt vordergründig schlichte Figuren an - eine figurative Kunst, die sich durch zarte, elegante Formen auszeichnet. Übermäßig gelängte schlanke Plastiken, transzendent wirkende Körper erobern mit eindringlicher Gestik den Raum. Unverkennbar schlägt sich die Handschrift Moroders im Stil der Wesen nieder, während sich die Wahl der Materialien immer wieder ändert. Seine experimentelle Neugierde führte ihn über die Verwendung eines Holzschnitzel-Leim-Gemischs hin zu modellierfreundlicheren Ausgangsmaterialien. Der Skulpteur wurde zum Modelleur – anstatt „nur“ Holz zu behauen, formt er die Porphyrmasse aus dem Gestein der Raschötzalm (an deren Hängen St. Ulrich liegt), verwendet Metallstaub eines befreundeten Schmiedes und modelliert aus Ziegelmasse Körper.

Seine unmittelbare Umgebung bietet den Ausgangspunkt der Inspiration, ein Umfeld, in dem er verwurzelt ist und nicht allein deshalb auch vom „Alter Ego“ des Künstlers erzählt. Durch konstante Verneinung individueller Züge formt er Wesen, die er dem Betrachter zur freien Interpretation anbietet. Dem Betrachter wird, trotz des kreativen Entstehungsprozesses, der auf einem ganz persönlichen Gedankengerüst des Künstlers aufbaut, Freiraum eingeräumt. Seine sehr individuelle persönliche Formfindung soll somit als offene Projektionsfläche für den Dialog zur Verfügung stehen.

Else Prünster

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Moroder realizza figure a prima vista sobrie ed essenziali – la sua è un’arte figurativa che si caratterizza per le sue forme delicate ed eleganti. Grazie ad una gestualità marcata ed insistente, le sue opere plastiche estremamente longilinee e i corpi che trasmettono un’idea del trascendente, si impossessano dello spazio. La firma di Moroder è ben riconoscibile nello stile che contraddistingue le sue creature, mentre cambia continuamente la scelta dei materiali. La sua curiosità e la voglia di sperimentare lo hanno portato ad utilizzare un impasto di trucioli di legno e colla, poi anche a sperimentare materiali diversi che si sono rivelati più adatti alla modellazione. Lo scultore si è così calato nei panni del modellatore – invece di scolpire „soltanto“ il legno, egli plasma impasti di porfido del Rasciesa (alle cui pendici sorge Ortisei), utilizza i resti della lavorazione del metallo fornitigli dal fabbro di fiducia e modella infine i corpi con un impasto di mattoni tritati.

L’ambiente circostante fornisce il punto di partenza dell’ispirazione – un ambiente in cui è fortemente radicato e che racconta, non solo per questo motivo, l’„alter ego“ dell’artista. Attraverso la negazione di tratti individuali da forma ad esseri che offre alla libera interpretazione dello spettatore. Nonostante il complesso processo creativo che si fonda su una personalissima impalcatura concettuale dell’artista, allo spettatore viene concessa assoluta libertà. La sua personale ricerca formale vorrebbe essere un invito al dialogo.

Else Prünster

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